Abbiamo verificato che la nostra proposta è particolarmente efficace con ragazzi segnalati per difficoltà di apprendimento, disturbi del comportamento e difficoltà emotive: in questi casi i contenuti appresi nello spazio del laboratorio persistono e vengono rielaborati anche nelle attività svolte in aula.
Lo strumento del teatro facilita l’assunzione della parola come veicolo di comunicazione. La parola è legata al movimento, alla relazione, all’emotività, all’interpretazione. Lavorare sul movimento, sulla voce, sulla creatività permette di facilitare e fortificare il rapporto con la parola.
L’attività di laboratorio si propone di essere differente e complementare alla programmazione scolastica, perché consente a ciascuno degli allievi di utilizzare risorse emotive e creative, anziché prettamente cognitive: questo processo facilita l’inclusione del singolo all’interno del gruppo, anche nel caso di ragazzi che abbiano bisogno di tempi e spazi diversi rispetto ai coetanei.
Nello spazio dei laboratori teatrali i ragazzi stranieri, anche quelli che ancora non conoscono l’italiano, riescono ad agganciare, comprendere e trasformare in modo personale i temi proposti. In alcuni casi questo processo attiva in loro un grande desiderio di comunicazione e di relazione con gli altri, che supera le barriere linguistiche e permette finalmente di condividere con il resto del gruppo contenuti profondi.
I nostri laboratori all’interno delle scuole si pongono come obiettivo quello di offrire un’esperienza di crescita personale e collettiva ad ogni singolo ragazzo e al gruppo nel suo insieme. Abbiamo verificato che gli strumenti teatrali, narrativi e artistici possono aiutare bambini o ragazzi, coinvolti in un processo di apprendimento, a focalizzare le risorse individuali. Questa maggiore consapevolezza può dare i suoi frutti nell’apprendimento scolastico, nella relazione con il gruppo classe e può aiutare i più giovani ad orientarsi meglio nel percorso di crescita. L’esperienza del laboratorio può promuovere processi di inclusione e di integrazione culturale.
Per docenti ed educatori che desiderino ampliare i loro strumenti formativi proponiamo percorsi che si possono articolare in due fasi distinte. A un primo momento dedicato esclusivamente agli insegnanti può seguire un secondo momento di sperimentazione pratica guidata all’interno della classe o del gruppo di riferimento.
FORMAZIONE CON DOCENTI ED EDUCATORI: percorso di laboratorio in cui i partecipanti possono sperimentare su di sé tecniche di gioco teatrale, creazione artistica e movimento corporeo come supporto alla gestione delle dinamiche complesse all’interno di un gruppo, o all’osservazione e alla presa in carico di un singolo ragazzo.
PERCORSO GUIDATO ALL’INTERNO DELLA CLASSE: la formazione si sposta nelle classi o nel gruppo di riferimento, dove i docenti o gli educatori, insieme ai professionisti dell’associazione, sperimentano gli strumenti appresi. Gli incontri, co-condotti dagli stessi insegnanti ed educatori insieme ai professionisti dell’associazione, servono a entrare nello specifico delle dinamiche di un gruppo e valorizzarne le risorse presenti.
Il docu-film racconta un percorso di laboratori artistici e teatrali realizzati dall’Associazione Mine Vaganti presso la Scuola Primaria Giulio Ceroni di S. Giovanni Lupatoto (Verona) in collaborazione con gli insegnanti della scuola. In un momento di grandi riflessioni sul valore della scuola, il documentario si propone di essere un’occasione di confronto sulla potenzialità degli strumenti artistici come occasione di crescita, di conoscenza di se stessi, degli altri e del mondo. Il docu-film è stato realizzato grazie al contributo di Pastificio Rana S.p.A.