Presentiamo il secondo anno di Festival di Teatro di giovani per giovani a Veronetta: vieni a scoprire tutti gli eventi!
I nostri allievi, di età compresa tra i 9 e i 32 anni, andranno in scena con 9 spettacoli, conclusione del lavoro svolto durante l’anno con costanza e passione.
Corsi di Teatro per bambini e giovani dai 7 ai 30 anni
Per informazioni mandare una mail a spazio.teatro.giovani@gmail.com
Laboratori artistici e teatrali per bambini e per ragazzi a partire dai 7 anni. Scopri le nostre proposte!
Modalità di iscrizione e tariffe: spazio.teatro.giovani@gmail.com
Spettacolo – Laboratorio con un gruppo di ragazzi dai 18 ai 25 anni
in scena al Teatro Romano
1 settembre 2021 ore 21,00
LA PAROLA, Indagine sul Linguaggio
Progetto ideato da Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC e da Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival Internazionale del Teatro.
I laboratori sono pensati come uno spazio libero e creativo, di esperienza personale e condivisa.
Proponiamo durante il corso dell’anno scolastico laboratori artistici e teatrali a cadenza settimanale, divisi in gruppi in base all’età e alle caratteristiche del lavoro. Alterniamo lavoro di movimento, di manipolazione artistica, di propedeutica teatrale; lavoriamo sul gruppo e sulla relazione, affinché i bambini e i ragazzi possano sperimentare diversi linguaggi creativi. Per ogni gruppo è previsto un numero chiuso di partecipanti, per garantire a ciascuno uno spazio di attenzione e di cura necessari durante il percorso.
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SPAZIO TEATRO GIOVANI è una Scuola di Teatro e uno Spazio di Ricerca Teatrale promosso dall’Associazione Mine Vaganti, diretto da Silvia Masotti e Camilla Zorzi, attrici diplomate alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, laureate in Lettere e specializzate in Arte e Movimento Terapia, che conducono da anni un lavoro di ricerca e formazione teatrale per giovani e giovanissimi.
SPAZIO TEATRO GIOVANI si trova nel cuore di Veronetta, a due passi da Porta Vescovo, da via XX Settembre e dal Teatro Camploy, in una strada privata dove non sono possibili né la sosta né il parcheggio dell’auto. Saranno invece presenti alcuni stalli per le biciclette. Vi è ampia disponibilità di parcheggio nei dintorni e i bambini possono essere lasciati all’ingresso della via o accompagnati a piedi fino all’ingresso dello spazio.
È inoltre possibile raggiungerci con i mezzi pubblici: 11, 12, 13, 30, 31, 32, 33, 51, 510, 72, 81, 90, 91, 92, 98. Per maggiori informazioni consultare atv.verona.it
Per gli studenti dell’Università di Verona a 10 minuti a piedi dallo spazio si trovano la Biblioteca Frinzi, Meneghetti e Santa Marta.
CORSO BAMBINI E RAGAZZI FINO AI 16 ANNI: 1h
CORSO GIOVANI: 1h e 30 min
CORSO AVANZATO: 1h e 30 min / 2h
I corsi inizieranno a fine settembre/inizio ottobre e termineranno a maggio con una restituzione aperta al pubblico. Le lezioni avranno cadenza settimanale e seguiranno il calendario scolastico. La durata delle lezioni varia in base alle diverse proposte. Modalità di iscrizione e tariffe: spazio.teatro.giovani@gmail.com
EMERGENZA SARS-CoV-2
Qualora le misure di contenimento SARS-CoV-2 dovessero inasprirsi, le lezioni verranno portate avanti, laddove consentito, in presenza in piccoli gruppi, o da remoto in caso di lockdown (attraverso la piattaforma concordata con ciascun gruppo: Google Meet tramite link fornito dalle insegnanti, oppure per mezzo del software Skype). Chiediamo sin da ora la collaborazione dei genitori nell’assistere gli allievi più giovani da un punto di vista tecnico, al fine di garantire la loro partecipazione anche in questa modalità.
I laboratori estivi sono pensati come uno spazio libero e creativo, di esperienza personale e condivisa.
Durante il laboratorio scegliamo un racconto da cui partire per il nostro viaggio e attraversiamo insieme i momenti della storia. Ci piace attingere a miti della tradizione occidentale e non, a tutte quelle trame che parlano di temi profondi, come ad esempio il viaggio, l’amicizia, la crescita, il conflitto, il senso dell’avventura, i sentimenti, le emozioni. Alterniamo momenti di narrazione, lavoro di movimento e gioco teatrale, lavoro di creazione artistica, di scrittura, per arrivare l’ultimo giorno a dare vita alla nostra storia e condividerla con genitori, fratelli, amici.
La dimensione intensiva dei laboratori estivi lascia spazio a molti momenti di condivisione che sono importanti quanto le attività strutturate: mangiare insieme, fare merenda, giocare all’aperto, costruire luoghi in cui immaginare o riposare favoriscono la cura di sé, dell’altro, dello stare assieme.
I laboratori estivi vengono attivati nel mese di giugno, presso la Scuola Primaria G. Ceroni (via S.Teresa 6, San Giovanni Lupatoto), nelle seguenti date:
Ogni laboratorio dura una settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 8:00 alle 16:00 e accoglie un gruppo di massimo 25 partecipanti, per garantire a ciascuno uno spazio curato per attraversare le diverse proposte.
Alla fine di ogni settimana è previsto un momento di restituzione e di condivisione del lavoro con tutti i ragazzi, i genitori, gli amici, e chi ha voglia di festeggiare insieme!
LE ISCRIZIONI SONO APERTE: scrivici a minevaganti.associazione@gmail.com
Qui sotto tutti gli appuntamenti!
Troverai sulla nostra pagina Facebook tutte le informazioni dedicate al singolo spettacolo.
Un progetto di Spazio Teatro Giovani
Drammaturgia e regia: Silvia Masotti e Camilla Zorzi
Drammaturgia video a cura di Anagoor
con Marco Menegoni
regia Simone Derai / Suono Mauro Martinuz / Fotografia Giulio Favotto
Costumi: Davide Tonolli
Realizzazione maschera: Elena Rossi
Spettacolo laboratorio con con un gruppo di ragazzi dai 18 ai 25 anni
(in ordine alfabetico): Lavinia Azzaretti, Enrico Benetti, Francesco Biolcati, Nicolò Bruno, Ivan Carlini, Alice Cordioli, Zeno Didonè, Daniela Gioia, Pietro Bilal Khachab, Michele Marchiori, Linda Micheletti, Luana Montoli, Pietro Placchi, Cecilia Sartori, Gaia Toffali, Andrin van Lamsweerde, Camilla van Lamsweerde, Damiano Zucco.
Illustrazioni e Grafiche a cura di Dark Moto Studio
Progetto realizzato grazie al sostegno di Otto per mille alla Chiesa Valdese.
Sulla nostra pagina Facebook troverete i dettagli di tutti gli eventi. Clicca sulla locandina!
Un progetto inedito che intende valorizzare, ripensandola, la creazione artistica nel ‘suo farsi’, in cui saranno impegnati drammaturghi, autori, scrittori, curatori, artisti, registi, operatori culturali della scena nazionale e internazionale e tutte le professionalità del LAC. I contenuti del progetto – tutti ad accesso libero – saranno pubblicati sul sito del Lac di Lugano.
Silvia Masotti e Camilla Zorzi, scelte da Rifici e Tripoli per il lavoro di formazione teatrale e culturale sulle giovani generazioni che portano avanti da anni, presentano il progetto “LA PAROLA – INDAGINE SUL LINGUAGGIO CON BAMBINI E RAGAZZI DAGLI 8 AI 24 ANNI”, condotto sul territorio di Verona.
Il lavoro è stato realizzato, a porte chiuse, nei giorni 4 – 5 – 6 marzo 2021 all’interno del Teatro Camploy, grazie al supporto e alla collaborazione con l’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Francesca Briani e il Direttore Artistico del Settore Spettacolo del Comune di Verona Carlo Mangolini.
Silvia Masotti e Camilla Zorzi, attrici diplomate alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, da anni impegnate in un lavoro di ricerca teatrale con i giovani, propongono un’indagine e una riflessone sul rapporto tra parola, frase, memoria e rito collettivo attraverso un percorso laboratoriale con bambini e ragazzi dagli 8 ai 24 anni. I ragazzi sono tutti allievi di Spazio Teatro Giovani, scuola di teatro e spazio di ricerca teatrale diretto da Masotti e Zorzi.
“Lavoriamo con i giovani, attraverso la pratica teatrale, interrogandoli e interrogandoci su temi importanti come il rapporto con la parola, la relazione tra il corpo e il linguaggio e tra linguaggio e ritualità collettiva e su come questi contenuti risuonino in loro. Come spesso ci accade lavorando con i più giovani, conosciamo il punto di partenza del percorso ma non sappiamo il punto di arrivo di questo viaggio, perché in uno spazio di ricerca è fondamentale lasciare spazio alla scoperta. È questo incontro con l’inaspettato che ci permette di creare e di crescere”.
Dal 2011 al 2019 abbiamo proposto il progetto La Stoffa dei Sogni d’Inverno – laboratori artistici e teatrali rivolti a bambini della scuola primaria a partire dai 7 anni di età e delle scuole medie.
La proposta è stata attivata, grazie al patrocinio del comune di San Giovanni Lupatoto, presso gli spazi della Scuola Primaria G. Ceroni e in collaborazione con Altri Posti in Piedi (sempre a San Giovanni Lupatoto). A Verona abbiamo invece collaborato con A.Li.Ve – Accademia Lirica Verona.
Nel 2018 l’Associazione Mine Vaganti è stata selezionata tra le realtà premiate nell’ambito del progetto Funder35 con l’obiettivo di sostenere e accompagnare le imprese culturali non profit già attive, rafforzandole sul piano organizzativo e gestionale, premiando la loro innovatività e superando le criticità che spesso risultano da una forte fragilità strutturale e operativa, così come dalla dipendenza delle sovvenzioni saltuarie di finanziatori pubblici e privati.
Funder35 ci ha consentito di far fronte alla maggior complessità di gestione data dall’aumento delle nostre attività e dei nostri utenti, di rivedere e rafforzare l’organizzazione interna al fine di dare continuità e maggior stabilità al nostro progetto educativo e culturale. Abbiamo inoltre potuto investire con una maggiore libertà sulla nostra formazione in ambito di comunicazione e fundraising e sul nostro coordinamento amministrativo interno.
⇒ Visita il sito QUI
Negli ultimi due anni abbiamo sentito il bisogno di rafforzare la nostra organizzazione interna e di investire maggiormente nella nostra formazione, ma tutte le attività istituzionali già avviate dall’Associazione negli anni precedenti o nel corso degli ultimi due anni hanno indirettamente beneficiato del supporto di Funder35.
Nel concreto, Funder35 ci ha permesso di attivare un servizio di segreteria e back office, di acquistare strumentazione tecnico-digitale e materiali di scena e di curare in maniera più strutturata la nostra comunicazione social e offline. In particolare, oltre a una gestione più organica dei nostri canali social (da Facebook al rinnovo di questo sito internet) e della grafica dei nostri volantini, è stato possibile programmare una serie di eventi aperti alla cittadinanza attraverso i quali abbiamo raccontato parte del nostro lavoro.
Crediamo che solo un continuo aggiornamento delle nostre competenze ci permetta di improntare progetti culturali ed educativi stabili e innovativi per fare fronte alla costante crescita delle nostre attività e dei nostri utenti e, grazie a Funder35, abbiamo avuto la possibilità di prendere parte a corsi di formazione mirati alle esigenze della nostra Associazione: dalla comunicazione nell’ambito del no-profit ai software di impaginazione per la realizzazione di volantini e brochures, dalla formazione in ambito fotografico all’utilizzo delle piattaforme per la gestione e l’aggiornamento del nuovo sito internet. A questi, si sono aggiunti momenti di formazione e aggiornamento sulla normativa europea sulla privacy- GDPR e sulla riforma in atto sul diritto del terzo settore, che ci hanno permesso anche di entrare in relazione con altre realtà del tessuto locale e nazionale del terzo settore.
Infine, la maggior strutturazione a livello organizzativo ci ha permesso di implementare le ore dedicate alla raccolta fondi e di intraprendere nuove esperienze quali l’attivazione di servizi in convenzione con le Istituzioni presenti sul territorio che hanno reso possibile l’intercettazione di nuovi partecipanti abituali all’interno di un’utenza più ampia e differente rispetto alle famiglie che di solito accedono alle nostre attività.
I miti, i racconti di creazione e di viaggio, così come i grandi testi della letteratura sono occasione per esplorare contenuti profondi attraverso i quali riconoscersi, appassionarsi, raccontare se stessi e il proprio mondo. In tutti i nostri laboratori intraprendiamo un viaggio che ci permette di attraversare insieme i temi e i personaggi della storia.
Narrazione...Il teatro, fin dall’antichità, è il luogo dove un collettivo ha occasione di riflettere sui propri valori, le proprie risorse, i propri limiti, la propria identità. Il teatro è un’esperienza di gruppo, per chi lo fa e per chi lo vede. Il teatro in cui crediamo è l’attiva riflessione di ogni essere umano su se stesso, sull’altro e sul mondo che lo circonda. Nasce dalle persone che lo fanno, dai loro corpi, dalla loro voce, dalle loro emozioni e trasforma tutto questo in qualcosa di nuovo. Il teatro per noi è uno spazio che permette soprattutto ai più giovani di riflettere sul presente e immaginare il futuro.
Teatro...Il lavoro sul corpo utilizza strumenti dell’Espressione Corporea, dell’Analisi del Movimento di Laban-Bartenieff e della Danza Movimento Terapia. Esplorare attraverso il gioco le possibilità del proprio corpo in movimento è un modo per conoscere e per dare vita a molte parti di noi, anche a quelle che talvolta non trovano spazio di espressione nella vita di tutti i giorni.
Lavoro con il corpo...Uno spazio creativo di manipolazione e trasformazione dei materiali è occasione per dare forma ai nostri desideri, alla nostra immaginazione, per far parlare le nostre emozioni e i nostri sentimenti. Scrive Anna Maria Ortese: “Creare educa, rende felici e adulti. Non creare è morire e prima irrimediabilmente invecchiare”.
Creazione artistica...Pensiamo che il teatro e le altre discipline artistiche, sganciate dall’ottica della performance, siano possibilità di crescita personale e profonda, momenti di gioco, di relazione e di scambio per l’intero gruppo. La relazione e la coesione di un gruppo che si riconosca come tale è spesso il vero punto di arrivo dei nostri percorsi: le attività artistiche e teatrali favoriscono l’intreccio delle relazioni, intese come occasione di confronto con l’altro e di sviluppo di sé.
Relazione...Partendo dal respiro, impariamo ad osservarne il ritmo, la consistenza e il suo percorso dentro il nostro corpo: entrare in confidenza con le nostre sensazioni corporee, ascoltare ciò che sentiamo, anziché tentare di controllarlo, può aiutarci ad entrare in relazione in modo nuovo con noi stessi e di conoscere aspetti inediti della nostra persona.
Respiro...Il termine cura deriva dalla radice indoeuropea *kav che significa guardare con attenzione.
In un contesto sociale che tende a parcellizzare le competenze e le prestazioni, ci proponiamo di considerare l’essere umano nella sua interezza, di lasciare spazio anche alle sue contraddizioni, agli aspetti positivi e negativi dell’esperienza, a dubbi o incertezze. Proprio in tale complessità ognuno può trovare le risorse per esprimere pienamente se stesso e per superare situazioni di crisi.
Gli strumenti che utilizziamo nei nostri laboratori, siano essi artistici (teatro, espressione corporea, pittura) o presi in prestito dalla psicologia (archetipi, simboli dell’inconscio individuale e collettivo), non sono utilizzati con una finalità prettamente estetica e performativa, ma come occasione di esperienza personale e di gruppo.
“Della Stoffa dei Sogni siamo fatti”, scrive Shakespeare ne La Tempesta: gli strumenti che utilizziamo, come i sogni, creano un ponte tra il mondo interno e la realtà, ci permettono di riflettere su temi importanti e di incontrare gli altri.
Creare e crescere hanno la stessa etimologia: creare ci permette di dare forma, colore e consistenza a qualcosa che c’è dentro di noi e lo sguardo su quello che c’è dentro di noi ci consente di diventare grandi.