LINGUA MADRE, CAPSULE PER IL FUTURO – INDAGINE SULLA PAROLA

4 Marzo 2021 - 6 Marzo 2021

Teatro Camploy
Via Cantarane 32
Verona



Lingua Madre, Capsule per il Futuro

LA PAROLA, Indagine sul Linguaggio

Lingua Madre – Capsule per il futuro è un progetto suggerito dall’urgenza del tempo presente, ideato da Carmelo Rifici, direttore artistico del LAC e da Paola Tripoli, direttrice artistica del FIT Festival Internazionale del Teatro e della scena contemporanea.

Un progetto inedito che intende valorizzare, ripensandola, la creazione artistica nel ‘suo farsi’, in cui saranno impegnati drammaturghi, autori, scrittori, curatori, artisti, registi, operatori culturali della scena nazionale e internazionale e tutte le professionalità del LAC. I contenuti del progetto – tutti ad accesso libero – saranno pubblicati sul sito del Lac di Lugano.

Silvia Masotti e Camilla Zorzi, scelte da Rifici e Tripoli per il lavoro di formazione teatrale e culturale sulle giovani generazioni che portano avanti da anni, presentano il progetto “LA PAROLA – INDAGINE SUL LINGUAGGIO CON BAMBINI E RAGAZZI DAGLI 8 AI 24 ANNI”, condotto sul territorio di Verona.

Il lavoro è stato realizzato, a porte chiuse, nei giorni 4 – 5 – 6 marzo 2021 all’interno del Teatro Camploy, grazie al supporto e alla collaborazione con l’Assessore alla Cultura e alle Pari Opportunità Francesca Briani e il Direttore Artistico del Settore Spettacolo del Comune di Verona Carlo Mangolini.

Silvia Masotti e Camilla Zorzi, attrici diplomate alla Scuola del Piccolo Teatro di Milano, da anni impegnate in un lavoro di ricerca teatrale con i giovani, propongono un’indagine e una riflessone sul rapporto tra parola, frase, memoria e rito collettivo attraverso un percorso laboratoriale con bambini e ragazzi dagli 8 ai 24 anni. I ragazzi sono tutti allievi di  Spazio Teatro Giovani, scuola di teatro e spazio di ricerca teatrale diretto da Masotti e Zorzi.

“Lavoriamo con i giovani, attraverso la pratica teatrale, interrogandoli e interrogandoci su temi importanti come il rapporto con la parola, la relazione tra il corpo e il linguaggio e tra linguaggio e ritualità collettiva e su come questi contenuti risuonino in loro. Come spesso ci accade lavorando con i più giovani, conosciamo il punto di partenza del percorso ma non sappiamo il punto di arrivo di questo viaggio, perché in uno spazio di ricerca è fondamentale lasciare spazio alla scoperta. È questo incontro con l’inaspettato che ci permette di creare e di crescere”.

Per vedere il Documentario

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Produzione di

LAC Lugano Arte e Cultura


Crediti: a cura di Silvia Masotti e Camilla Zorzi; consulenza drammaturgica di Angela Demattè; regia, riprese, montaggio video di Anna Domenigoni, LAC e Igor Samperi, LAC; produzione LAC Lugano Arte e Cultura.